Cappellano – Piè Franco Michet – Barolo DOCG – 2004 – Vino Rosso

Vino Rosso
Sapore: Ciliegia, Prugna, Lavanda, Liqurizia, Cioccolato, Cuoio,
Vitigni: Nebbiolo 100%
Gradazione: 14 %
Formato: 0,75 L

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piemonte
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Scheda tecnica

Produttore: Cappellano
Denominazione: Barolo DOCG
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Nebbiolo 100%
Da agricoltura: Biologica
Sapore: Ciliegia, Prugna, Lavanda, Liqurizia, Cioccolato, Cuoio,
Affinamento: minimo 18 mesi botte grande
Temperatura di servizio: 18°-20°C
Decantazione: Da bere subito - 10 anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 14 %

Note degustative:

Il Barolo Otin Fiorin – Piè Franco si presenta nel calice di un rosso granato con riflessi aranciati consoni ad un Barolo di questa età. Al naso il profilo aromatico è di gran classe, intensità e maturità, partendo da note fruttate di ciliegia e prugna in confettura arriviamo a profumi floreali di lavanda essiccata. Si fanno strada poi sentori terziari di liquirizia, cuoio, cioccolato fondente, pepe nero e tabacco. Assaggiandolo ci si rende subito conto della grandezza di questo Barolo anche dopo tanti anni dalla sua uscita sul mercato. Corposo e appagante l’impatto di bocca, tannino poderoso e finemente levigato, con una freschezza sorprendente anche dopo molti anni. Finale elegante e lunghissimo, rivela tutta la complessità organolettica di questo grande Barolo.

Perché ci piace:

Come il nome può far capire il Barolo “Otin Fiorin – Piè Franco” nasce da vigneti di oltre 30 anni a piede franco, cioè senza il tipico innesto americano divenuto necessario post fillossera. Questa peculiarità rende già di per sé questa bottiglia unica nel suo genere, se poi sommiamo la cura che una cantina storica come Cappellano mette nel suo lavoro ci troviamo di fronte a qualcosa di straordinario quanto raro. I cinque ettari di proprietà rimasti di quella che è una delle cantine pioniere della storia del Barolo e creatrice del Barolo Chinato, si trovano nel comune di Serralunga d’Alba e sono coltivati secondo la tradizione di famiglia. Non vengono infatti utilizzati prodotti chimici o diserbanti, seguendo la strada della coltivazione biologica nel rispetto di territorio e natura. Il concetto chiave di Cappellano è quello della delicatezza, dalla vite fino alla bottiglia. La fermentazione delle uve, raccolte a mano nel rispetto della tradizione e dei grappoli stessi, parte spontaneamente con i lieviti indigeni. Segue poi un affinamento di minimo 18 mesi in botte grande per ammorbidire il vino senza però stravolgerne le caratteristiche territoriali. Un vino tradizionale da una cantina tradizionale, che si fa fregio di essere definita tale facendosi portabandiera del messaggio di trasmissione dell’antico sapere che ha fatto grande il Barolo. E questo Otin Fiorin – Piè Franco è un grande Barolo, autentico, elegante e rarissimo, prodotto in tiratura limitatissima. Un vero e proprio sorso di Langa.

Abbinamenti

Il Barolo Otin Fiorin – Piè Franco si abbina con piatti importanti di carni lungamente cotte come il classico Brasato al Barolo piemontese, selvaggina e formaggi a lunga stagionatura. Ottimo vino da meditazione per le annate più vecchie

Il produttore

Cappellano
pagina produttore
Mentre a Roma il generale Cadorna marciava attraverso la famosa breccia di Porta Pia, annettendo lo Stato Pontificio al nuovo Regno d’Italia, nello stesso anno in Piemonte, ad Alba, nasceva la cantina Cappellano. Nel 1870 infatti il notaio Filippo Cappellano, ricco possidente appassionato di vino, fondò un azienda con circa 60 ettari di terreno interamente vitati. Nel 1900, durante l’esposizione universale di Parigi, la stessa in cui verrà inaugurata la Tour Eiffel, guidata da Giovanni, figlio di Filippo, la cantina Cappellano vinse la medaglia di bronzo. Nello stesso periodo il fratello Giuseppe, laureato in farmacia, producendo mosti curativi inventò il Barolo Chinato, celeberrima bevanda speziata da uve di nebbiolo conosciuta oggi in tutto il mondo. Verso la fine degli anni ’60 l’azienda passò nelle mani di Teobaldo Cappellano che la ricostruì pian piano, dato che nel corso degli anni precedenti era stata interamente frammentata e venduta. Teobaldo diede all’azienda un’impronta diversa e moderna, puntando su piccole produzioni di grande qualità, dando nuova linfa all’azienda e traghettandola durante le fasi storiche più burrascose che colpirono il Barolo e il Barolo Chinato, che avevano visto diminuire il proprio appeal tra la gente. Con caparbietà e impegno Teobaldo riuscì a riportare al centro della produzione sua e di molti produttori una filosofia più artigianale che ricercasse un prodotto di maggiore qualità, riportando il Barolo Chinato al prestigio che merita e che mantiene tutt’ora. Un personaggio straordinario Teobaldo, dalle mille sfaccettature, visionario, geniale e anticonformista, come nella scelta di non far recensire i suoi vini nelle guide specializzate, ma di far parlare direttamente la grande qualità dei suoi prodotti. Oggi è Augusto Cappellano, figlio del compianto Teobaldo, che prosegue la tradizione di famiglia, guidando sapientemente l’azienda verso il futuro, seguendo i dettami di un’agricoltura biologica e sostenibile, senza uso di sistemi chimici e diserbanti, rispettando la natura e lo straordinario territorio delle Langhe. Il fiore all’occhiello di tutta la produzione rimane ancora il Barolo Chinato, ancora creato con l’antica e segreta ricetta di Giuseppe Cappellano, ma è presente anche una piccola produzione dei vini tipici delle Langhe: Barolo, Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Cantina Cappellano è una realtà ricca di storia e tradizione, depositaria di antiche sapienze, ma allo stesso tempo rivoluzionaria e anarchica, proiettata verso il futuro ma con uno sguardo grato verso il passato e chi ha contribuito alla grande storia di questa azienda.