Giacosa Bruno – Le Rocche del Falletto – Barolo DOCG – 2009 – Vino Rosso

Vino Rosso
Sapore: Rosa Canina, Viola, Ciliegia, Frutti di Bosco, Liquirizia, Erbe Balsamiche, Minerale
Vitigni: Nebbiolo 100%
Gradazione: 14,5 %
Formato: 0,75 L

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Esaurito

piemonte
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Scheda tecnica

Produttore: Giacosa Bruno
Denominazione: Barolo DOCG
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Nebbiolo 100%
Da agricoltura: Tradizionale
Sapore: Rosa Canina, Viola, Ciliegia, Frutti di Bosco, Liquirizia, Erbe Balsamiche, Minerale
Affinamento: 36 Mesi in Botte Grande
Temperatura di servizio: 18°-20° C
Decantazione: Da Bere Subito - 15 Anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 14,5 %

Note degustative:

Rosso rubino con riflessi tendenti al granato, il Barolo Falletto Vigna Le Rocche di Bruno Giacosa ha un naso intenso, molto fine e di grande complessità che richiama tutti i profumi e gli aromi che un Barolo ben fatto deve avere. Note floreali di rosa canina e viola, aromi fruttati di ciliegia e frutti di bosco, sentori speziati di liquirizia, accenni balsamici e un tocco minerale si susseguono meravigliosamente nel calice. Al palato è muscolare e grintoso, con un tannino lavorato perfettamente integrato ad una freschezza perfetta. Il finale è infinito.

Perché ci piace:

Bruno Giacosa è un nome ai limiti della leggenda per quanto riguarda il mondo del vino italiano. Storico produttore langarolo, con la sua idea di fare vino seguendo rigorosamente la tradizione piemontese ci ha regalato alcune delle più belle declinazioni di Barolo e Barbaresco degli ultimi 30 anni. Bottiglie ricercate ed apprezzate da tutti gli eno-appassionati di tutto il mondo. Il Barolo Falletto vigna Le Rocche è senza ombra di dubbio una di queste. Un vino ricco ed importante che nasce da uve nebbiolo in purezza coltivate nell’omonimo cru delle Langhe con massima attenzione e cura, con un uso limitatissimo di sostanze chimiche. Durante la vendemmia viene effettuata una doppia selezione dei migliori grappoli, che vengono poi vinificati in cemento con fermentazioni spontanee e con macerazioni di circa un mese. Il vino passa poi nelle tradizionali botti grandi per 36 mesi per il periodo di affinamento. Un processo produttivo che, come detto, rispecchia una lavorazione tradizionale che permette all’uva di esprimersi al massimo delle sue potenzialità, ricercando la massima purezza del frutto non condizionata da interventi esterni. Di vendemmia in vendemmia il Barolo Falletto Vigna Le Rocche si è attestato ai massimi livelli, diventando una costante nei desideri di chi, una volta assaggiato, non dimenticherà sicuramente questo grande vino.

Abbinamenti

Il Barolo Falletto Vigna Le Rocche si abbina a piatti ricchi di carni rosse e selvaggina come il cosciotto di capriolo e il tradizionale brasato al barolo.

Il produttore

Giacosa Bruno
pagina produttore
Classe 1929, Bruno Giacosa è stato uno di quei produttori che è praticamente nato tra i filari e le botti di vino. Già da piccolissimo infatti aiutava il nonno in quella che poi sarebbe poi diventata in futuro la sua cantina. Appena quindicenne, pur non bevendo ancora vino, aveva sviluppato un naso finissimo e aveva capito che già dagli aromi che si trovano sull’uva matura e durante la fermentazione si possono capire tante cose del vino che sarà. Grazie a questo talento agli inizi della sua storia la cantina vinificava uve scrupolosamente selezionate acquistate da conferitori ed in questo Bruno Giacosa era un vero e proprio maestro. Fu dopo gli acquisti dei primi ettari, situati all’interno di alcuni dei vigneti più rinomati delle Langhe che si ebbero le prime produzioni proprie. L’idea era già nella testa di Bruno, ma l’incontro con Luigi Veronelli fu fondamentale. Il grande critico consigliò a Giacosa di scrivere in bella evidenza sulle etichette il cru delle sue diverse selezioni (allora ancora da uve acquistate) e grazie a questo stimolo l’idea di una selezione di uve proprie ebbe la spinta decisiva. Nel 1967 escono le prime due etichette cru: Barbaresco Asili e Barolo Collina Rionda (poi Vigna Rionda). La cantina si espande poi con gli acquisti di altri vigneti tra cui il vigneto Falletto e Rabaja che danno vita ad eccezionali Baroli e Barbareschi. Precursore dell’enologia di qualità in Langa, icona del Barolo e del Barbaresco nel mondo, Bruno Giacosa ha saputo valorizzare le peculiarità del territorio albese e i suoi singoli vigneti, di cui è sempre stato un finissimo conoscitore. I suoi sono vini in cui la qualità non ammette deroghe, fatti in maniera tradizionale e attenta. Rese bassissime, lunghe macerazioni e affinamenti lunghissimi in botti grandi, anzi grandissime. Poco prima di lasciarci nel 2018 Bruno Giacosa parlava del suo vino dicendo: “la mia idea di vino era allora, e lo è ancora oggi, piuttosto semplice: volevo fare dei vini molto buoni. Quelli a base di Nebbiolo dovevano migliorare per molti anni, e il tutto doveva avvenire nel modo più naturale possibile”. La cantina dal 2004 è guidata dalla figlia Bruna e sta a lei adesso scrivere il futuro di questa cantina che è sicuramente una delle pietre miliari della storia delle Langhe e dei suoi grandi vini.