Antinori Tenuta Tignanello – Tignanello Mgm Owc – IGT Toscana Rosso – 2021 – Vino Rosso

Vino Rosso
Vinous
95+/100
Robert Parker
96/100
James Suckling
96/100
Falstaff
94/100
Wine Enthusiast
97/100
Wine Spectator
93/100
Colore: Rosso rubino intenso
Sapore: Prugna, Ciliegia, Mora, Cuoio, Liquirizia, Tabacco, Vaniglia
Vitigni: Sangiovese 80% | Cabernet Sauvignon 15% | Cabernet Franc 5%
Gradazione: 14 %
Formato: 0,5 L

350.00

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toscana
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Scheda tecnica

Produttore: Antinori
Denominazione: IGT Toscana Rosso
Paese: italia
Regione: Toscana
Formato: 0,5 L
Vitigni: Sangiovese 80% | Cabernet Sauvignon 15% | Cabernet Franc 5%
Da agricoltura: Tradizionale
Colore: Rosso rubino intenso
Sapore: Prugna, Ciliegia, Mora, Cuoio, Liquirizia, Tabacco, Vaniglia
Affinamento: 14-16 Mesi in Barrique
Temperatura di servizio: 18°-20°C
Decantazione: Da Bere Subito - 10 Anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 14 %

Note degustative:

Tignanello Toscana IGT è di un bellissimo color rosso rubino. Al naso è complesso, intenso, potremmo dire poderoso con i suoi profumi di frutta rossa, note balsamiche e speziate. Troviamo subito ciliegia matura e mora e un accenno di cedro. Poi emerge una nota di menta con sentori di cuoio nuovo, liquirizia, tabacco e una leggera nota di tostatura. Al palato è potente e corposo, con una scorrevolezza vellutata dei tannini sorretti da una ottima freschezza. Grande finale, eterno e fruttato.

Perché ci piace:

Sicuramente uno dei principali vini prodotti dalla famiglia Antinori, storica famiglia produttrice di vino da ben 26 generazioni, il Tignanello ha avuto un lungo percorso per arrivare all’altissima qualità che lo contraddistingue oggi. Nato come vino “sperimentale”, un Sangiovese da affinarsi in barrique, ha visto negli anni cambiare la sua composizione con l’aggiunta di altri vitigni internazionali aprendo la strada al concetto di Supertuscan che oggi tutti noi conosciamo. Un’altra grande innovazione è stata quella di essere il primo rosso del chiantigiano che non vedeva nella sua composizione uve bianche, che tradizionalmente erano aggiunte agli assemblaggi dei vini della zona. Un vero e proprio banco di prova per varie sperimentazioni che ha portato alla creazione di quello che oggi è una pietra miliare dell’enologia italiana. Prodotto nella valli a sud di Firenze da uve in prevalenza sangiovese con aggiunte di cabernet sauvignon e cabernet franc, il Tignenello fermenta in vasche di acciaio troncoconiche e svolge la fermentazione malolattica in barrique. Anche l’affinamento viene poi svolto in barrique di primo e secondo passaggio per un periodo che varia dai 14 ai 16 mesi. Un ulteriore riposo di un anno in bottiglia porta a completa maturazione il vino. Tignanello è stato il primo di molte cose: il primo sangiovese affinato in barrique, il primo vino rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali, il primo tra i rossi del Chianti Classico a non avere uve bianche in assemblaggio. Un vino pioneristico senza dubbio che oggi è ai vertici dell’enologia italiana e internazionale per qualità, fama e ricercatezza. Un vino per esaltare momenti indimenticabili, o per rendere tali momenti di normale quotidianità.

Abbinamenti

Tignanello è perfetto quasi con tutto, e si esalta con piatti di carne rossa, a base di selvaggina e formaggi lungamente stagionati. Se invecchiato è ottimo anche come vino da meditazione.

Recensioni e valutazioni

Vinous annata: 2017 punteggio:95+/100
Robert Parker annata: 2017 punteggio:96/100
James Suckling annata: 2017 punteggio:96/100
Falstaff annata: 2017 punteggio:94/100
Wine Enthusiast annata: 2017 punteggio:97/100
Wine Spectator annata: 2017 punteggio:93/100

Il produttore

Quella dei Marchesi Antinori è senza dubbio una della famiglie storiche dell’enologia italiana. 26 generazioni che dal 1385 quando Giovanni di Piero Antinori entrò a far parte dell’Arte Fiorentina dei Vinattieri si sono succedute alla guida della famiglia. Oggi è il Marchese Piero Antinori a dirigere le attività coadiuvato dalle tre figlie Albiera, Allegra e Alessia. Veri e propri pionieri della valorizzazione del sangiovese nei secoli, innovatori e allo stesso tempo custodi della tradizione, gli Antinori dalle prime tenute in Toscana e Umbria si sono espansi con molti altri possedimenti sia in Italia che in altre aree vitivinicole del mondo. Un segno questo di grande passione e intuizione, andando a posizionarsi nelle aree maggiormente vocate per la produzione e portando un po’ della tradizione toscana in questi luoghi anche molto lontani rispetto alla terra del sangiovese. I vini dei Marchesi Antinori sono conosciuti in tutto il mondo per l’altissima qualità dei loro vini. Basti solo pensare ad alcuni nomi come Solaia, Tignanello, Guado al Tasso e Cervaro della Sala che sono diventati dei veri e propri “must have” per gli appassionati. Ma oltre al vino anche alcune delle cantine, grazie alla loro strutture d’avanguardia, sono diventate veri e propri luoghi di culto, sia per gli eno-appassionati che per chi più del vino apprezza proprio l’architettura. Basti pensare alla Tenuta Antinori nel Chianti Classico, centro operativo del gruppo Antinori a San Casciano Val di Pesa. Una struttura futuristica perfettamente integrata tra le dolci colline toscane che è entrata nella Toscana Wine Architecture, un circuito che riunisce cantine d’autore e di design progettate da grandi architetti contemporanei. Anche in questo contesto così innovativo c’è però sempre uno sguardo al passato e alla tradizione. Infatti all’interno della struttura è presente un museo di arte tradizionale toscana legata all’arte vinicola e l’Antinori Art Project, che dal 2012 raccoglie e valorizza alcuni dei protagonisti della scena artistica contemporanea internazionale. I vini della famiglia Antinori sono senza ombra di dubbio tra le etichette più conosciute e ricercate al mondo. Tutti i nomi che abbiamo precedentemente elencato si trovano ai vertici per qualità e fama, senza dimenticare le produzioni di Brunello di Montalcino e Chianti Classico, che ovviamente sono capisaldi delle rispettive denominazioni. Marchesi Antinori è sinonimo di storia e memoria della tradizione, ma anche innovazione e progresso, sempre alla ricerca di nuove sfide e sempre maggiore qualità.