Chateau Cheval Blanc – Chataeu Cheval Blanc – Saint Emilion AOC – 2020- Vino Rosso

Vino Rosso
Sapore: Violetta, Mora, Mirtillo, Chiodo di Garofano, Caffè, Legno di Cedro, Cacao, Tabacco, Grafite
Vitigni: Cabernet Sauvignon 86% | Merlot 10% | Cabernet Franc 2% | Petit Verdot 2%
Gradazione: 13 %
Formato: 0,75 L

950.00

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Scheda tecnica

Produttore: Chateau Margaux
Denominazione: Saint Emilion AOC
Paese: francia
Regione: Bordeaux
Formato: 0,75 L
Vitigni: Cabernet Sauvignon 86% | Merlot 10% | Cabernet Franc 2% | Petit Verdot 2%
Da agricoltura: Tradizionale
Sapore: Violetta, Mora, Mirtillo, Chiodo di Garofano, Caffè, Legno di Cedro, Cacao, Tabacco, Grafite
Affinamento: Barrique
Temperatura di servizio: 18°-20°C
Decantazione: Da Bere Subito - 15 Anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 13 %

Note degustative:

Rosso rubino di grande intensità con lievi riflessi ancora tendenti al viola. Nel calice si nota grande complessità e profondità con note che partono da profumi floreali di violetta e fruttati che rimandano alla mora e al mirtillo, mentre emergono note più complesse di chiodo di garofano, caffè, legno di cedro, cacao, tabacco invecchiato e grafite. Al palato è perfetto, con grande equilibrio in ogni sua parte. Il tannino è diretto e levigato, perfettamente integrato nella trama di grande struttura. Il finale è eterno e dalle mille sfaccettature, un vino che ancora ha molto, moltissimo potenziale da esprimere con qualche anno di attesa.

Perché ci piace:

Basterebbe solo dire che l’appellativo (o appelation per dirlo alla francese visto che di vino francese stiamo parlando) “Premier Grand Cru Classé” per capire perché questo vino è così speciale. Infatti assieme a solamente altri quattro vini il Grand Vin du Château Margaux può fregiarsi di questo titolo che rappresenta l’apice massivo per i vini bordolesi ed è chiaramente un riconoscimento di eccellenza assoluta e indiscutibile già dal 1855. Il taglio è quello tipico bordolese con grande percentuale di cabernet sauvignon e merlot, cabernet franc e petit verdot in minor parte. In questo vino è riversata tutta la conoscenza secolare del terroir che chi lavora nelle vigne e nelle cantine di Château Margaux ha ereditato da chi li ha preceduti, arrivando a sapere ogni minimo particolare di ogni singola parcella. Un vino di innegabile eleganza, che racchiude in se tutte le migliori caratteristiche un grande vino deve possedere: finezza, complessità, densità, intensità, freschezza e persistenza. Classico ed innovativo allo stesso tempo, questo vino leggendario è uno di quegli assaggi che vanno affrontati con riverenza e rispetto, rendendoci conto della storia che la bottiglia che ci troviamo di fronte racchiude in sè. Una gemma rara e preziosa che da sola riuscirebbe a trasformare una bella serata in un evento impossibile da dimenticare.

Abbinamenti

Perfetto in abbinamento a carni rosse, formaggi a lunga stagionatura, piatti a base di selvaggina e pollame nobile preparati con ricette raffinate come quaglie ripiene al foie gras

Il produttore

Chateau Margaux
pagina produttore
Sin dal 17° secolo Château Margaux è considerato uno dei punti di riferimento dell’enologia non solamente francese ma a livello mondiale. I suoi sono tra i vini più riconoscibili, conosciuti e ricercati in tutto il mondo da appassionati e collezionisti. Margaux è uno di quei nomi leggendari che da subito si inizia a sentire avvicinandosi al mondo del vino. La storia di questa tenuta del Mèdoc meridionale parte da lontanissimo, intorno all’anno 1100, anno presumibile per la sua fondazione, dove ancora però non veniva prodotto vino. È dal 1500 circa che inizia una prima produzione grazie a Pierre de Lestognac che, una volta acquistata la tenuta, anticipa quella che sarebbe stata l’evoluzione del Mèdoc abbandonando la coltivazione dei cereali e favorendo l’impianti di nuovi vigneti. Alla fine del XVII secolo Château Margaux occupava già 265 ettari, di cui un terzo dedicato ai vigneti e fino ad oggi la suddivisione dei terreni è rimasta pressoché identica. Nel 1810 viene costruito dal Marchese di Colonilla Bertrand Duat il castello in stile neo-palladiano che viene soprannominato “la Versailles del Mèdoc” e che ancora oggi è possibile ammirare nella tenuta e sulle iconiche etichette dei vini. Un altro punto cardine della storia di Château Maragux è il 1855, quando durante l’esposizione universale di Parigi l’Imperatore Napoleone III decide di istituire una classificazione per i vini bordolesi con una degustazione alla cieca. Château Margaux ottiene in questa occasione il punteggio massimo di venti su venti e viene classificata all’apice come “Premier Grand Cru Classè”, una classificazione di superba eccellenza che ancora oggi rimane per i vini della zona di Bordeaux. Nel 1977 la tenuta passa in mano al magnate greco Andrè Mentzelopoulos che con l’aiuto dell’enologo Emile Peynaud porterà ad un vero e proprio rinascimento di Château Margaux, traghettandolo fuori da una crisi economica e qualitativa che all’epoca aveva colpito i vini di Bordeaux. Oggi è la figlia Corinne alla guida di Château Margaux. Succeduta al padre alla sua morte nel 1980 ha portato avanti le sue idee, mantenendo un altissimo livello qualitativo nei sui vini e facendo di Château Margaux una delle luci più splendenti nel panorama enologico francese e mondiale. La produzione annuale si attesta sulle 150mila bottiglie per quanto riguarda il vino di punta Grand Vin du Château Margaux, cui si aggiungono 200mila di Pavillon Rouge du Château Margaux e circa 35mila di Pavillon Blanc. Sono vini leggendari, e anche solo essere al cospetto di una di queste bottiglie, così cariche di storia e tradizione, è un’emozione. Sono vini da assaggiare con rispetto e riverenza, un’esperienza unica nel suo genere che raramente capita, di cui va apprezzato ogni singolo momento.