Giacosa Bruno – Asili Riserva Barbaresco – Barbaresco DOCG – 2016 – Vino Rosso

Vino Rosso
Sapore: Rosa Canina, Viola, Lampone, Ciliegia, Agrumi, Liquirizia, Erbe Balsamiche
Vitigni: Nebbiolo 100%
Gradazione: 14,5 %
Formato: 0,75 L

380.00

Esaurito

piemonte
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Scheda tecnica

Produttore: Giacosa Bruno
Denominazione: Barbaresco DOCG
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Nebbiolo 100%
Da agricoltura: Tradizionale
Sapore: Rosa Canina, Viola, Lampone, Ciliegia, Agrumi, Liquirizia, Erbe Balsamiche
Affinamento: 36 Mesi di Botte Grande
Temperatura di servizio: 18°-20° C
Decantazione: 5 Anni - 30 Anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 14,5 %

Note degustative:

Il Barbaresco Riserva Asili di Bruno Giacosa si mostra nel calice di un bel rosso granato di media intensità, brillante e limpido. Al naso si caratterizza per un profilo organolettico intenso e complesso. Profumi floreali di rosa canina e viola, lampone, ciliegia e arancia rossa sono le principali note fruttate, le spezie ci parlano di liquirizia legata con note terrose. Aromi balsamici e legnosi accentuano il finale. In bocca è un vino diretto ed elegantissimo, impeccabile in ogni aspetto. Il tannino è cesellato finemente, la spalla acida perfetta, il finale lungo e fresco.

Perché ci piace:

Bruno Giacosa è stato uno di quei personaggi il cui respiro si è mischiato al respiro stesso della sua terra: le Langhe. Un territorio straordinario per bellezza e capacità di regalare vini grandiosi e leggendari, in cui le vigne dominano le dolci colline su cui sorgono paesi e cantine. E Bruno, che già da giovanissimo si aggirava tra i filari, in tutte le sue tante vendemmie ha espresso livelli altissimi con le sue bottiglie entrate di diritto nell’Olimpo dei grandi. Una passione per la sua terra a 360° con appezzamenti distribuiti sia nella zona del Barolo sia in quella del Barbaresco. Terroir diversi uniti da un unico comune denominatore: il nebbiolo, il vitigno principe del Piemonte. Lavorato finemente e con grande cura il nebbiolo prodotto nel mitologico cru Asili dà vita a Barbareschi di straordinaria classe ed eleganza. Il Barbaresco Riserva Asili di Bruno Giacosa proviene da uve nebbiolo in purezza di questa straordinaria vigna capace di regalare vini dal profilo femminile al pari di alcuni Grand Cru di Borgogna. Vinificato solamente in quelle annate eccezionali che rimangono nella memoria questo Barbaresco Riserva rispecchia a pieno la grande attenzione di Giacosa per la tradizione. I grappoli vengono raccolti e selezionati attentamente a mano e, una volta spremuti, la fermentazione del mosto avviene in maniera spontanea in vasche di cemento con macerazioni lunghe che arrivano almeno a 3 settimane. Sempre nel pieno rispetto della tradizione il vino affina in botti grandi di rovere per circa 36 mesi. Un Barbaresco dalla grandissima capacità di invecchiamento, capace di reggere magnificamente la prova del tempo ed essere aperto dopo 20 anni come se fosse stato appena imbottigliato. Una bottiglia di superba eccellenza.

Abbinamenti

Perfetto nell'abbinamento con i grandi brasati piemontesi e i formaggi stagionati, ottimo anche abbinato a sua maestà il tartufo bianco di Alba

Il produttore

Giacosa Bruno
pagina produttore
Classe 1929, Bruno Giacosa è stato uno di quei produttori che è praticamente nato tra i filari e le botti di vino. Già da piccolissimo infatti aiutava il nonno in quella che poi sarebbe poi diventata in futuro la sua cantina. Appena quindicenne, pur non bevendo ancora vino, aveva sviluppato un naso finissimo e aveva capito che già dagli aromi che si trovano sull’uva matura e durante la fermentazione si possono capire tante cose del vino che sarà. Grazie a questo talento agli inizi della sua storia la cantina vinificava uve scrupolosamente selezionate acquistate da conferitori ed in questo Bruno Giacosa era un vero e proprio maestro. Fu dopo gli acquisti dei primi ettari, situati all’interno di alcuni dei vigneti più rinomati delle Langhe che si ebbero le prime produzioni proprie. L’idea era già nella testa di Bruno, ma l’incontro con Luigi Veronelli fu fondamentale. Il grande critico consigliò a Giacosa di scrivere in bella evidenza sulle etichette il cru delle sue diverse selezioni (allora ancora da uve acquistate) e grazie a questo stimolo l’idea di una selezione di uve proprie ebbe la spinta decisiva. Nel 1967 escono le prime due etichette cru: Barbaresco Asili e Barolo Collina Rionda (poi Vigna Rionda). La cantina si espande poi con gli acquisti di altri vigneti tra cui il vigneto Falletto e Rabaja che danno vita ad eccezionali Baroli e Barbareschi. Precursore dell’enologia di qualità in Langa, icona del Barolo e del Barbaresco nel mondo, Bruno Giacosa ha saputo valorizzare le peculiarità del territorio albese e i suoi singoli vigneti, di cui è sempre stato un finissimo conoscitore. I suoi sono vini in cui la qualità non ammette deroghe, fatti in maniera tradizionale e attenta. Rese bassissime, lunghe macerazioni e affinamenti lunghissimi in botti grandi, anzi grandissime. Poco prima di lasciarci nel 2018 Bruno Giacosa parlava del suo vino dicendo: “la mia idea di vino era allora, e lo è ancora oggi, piuttosto semplice: volevo fare dei vini molto buoni. Quelli a base di Nebbiolo dovevano migliorare per molti anni, e il tutto doveva avvenire nel modo più naturale possibile”. La cantina dal 2004 è guidata dalla figlia Bruna e sta a lei adesso scrivere il futuro di questa cantina che è sicuramente una delle pietre miliari della storia delle Langhe e dei suoi grandi vini.