Ornellaia e Masseto – Massetino – IGT Toscana Rosso – 2018 – Vino Rosso

Red wine
Vinous
94+/100
Robert Parker
95/100
James Suckling
94/100
Wine Spectator
92/100
Taste: Prugna matura, Amarena, Lavanda, Cuoio, Liquirizia, Legno di Cedro
Grapes: Merlot 94% | Cabernet Franc 6%
Format: 0,75 L

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toscana
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Technical data sheet

Denomination: IGT Toscana Rosso
Country: italia
Region: Toscana
Format: 0,75 L
Grapes: Merlot 94% | Cabernet Franc 6%
From agriculture: Tradizionale Sostenibile
Taste: Prugna matura, Amarena, Lavanda, Cuoio, Liquirizia, Legno di Cedro
Refinement: 15 mesi barrique
Serving temperature: 18° - 20 ° C
Decantation: Da Bere Subito - 15 Anni
Chalice: Ballon
Allergens: Contiene Solfiti

Tasting notes:

Massetino 2018 è ricco e luminoso nella sua veste rosso rubino intenso. Il naso è suadente, di grande eleganza e pulizia. Si susseguono aromi di prugna matura e amarena, note legnose di cedro e eleganti sentori terziari di cuoio, liquirizia e polvere di caffè per un bouquet aromatico di assoluta classe. Il corpo è di buona struttura, dai tannini morbidi e vellutati, con grande freschezza e un equilibrio straordinario. All’assaggio la potenza del frutto è semplicemente straordinaria. Il finale è lunghissimo, con una pesistenza che ci abbandona per molti minuti.

Why we like it:

Massetino 2018 è la seconda annata prodotta di questo grande vino che continua sul luminoso sentiero tracciato nell’anno precedente dalla prima annata. Infatti se Masseto può essere considerato il Re dei vini italiani, allora Massetino è chiaramente il suo erede, il principe dei grandi vini di estrema qualità. Un “second vin”, come nell’usanza dei grandi Château bordolesi, che di “secondo” ha ben poco. Intenso, deciso, profumato e con un carattere straordinario che non lascerà indifferenti nemmeno i palati più esigenti. È sempre il merlot a fare la parte del leone, ma mentre Masseto è un merlot in purezza, nel Massetino troviamo una piccola parte di cabernet franc, circa il 6%, che dona dimensione e brillantezza al vino. L’opulenza e lo splendore di Masseto sono decisamente presenti, con un po’ meno tannino e struttura, così da rendere Massetino estremamente piacevole e pronto già alla sua uscita sul mercato. Non che questo vada ad inficiare il suo potenziale di invecchiamento, questo grande vino ha decisamente un luminoso futuro davanti in cui potersi evolvere in qualcosa di ancor più eccezionale. Massetino è senza dubbio un grandissimo vino, con carattere ed eleganza da vendere, senza nulla da invidiare al fratello maggiore.

Pairings

Abbinare Massetino a grandi piatti di carni rosse e selvaggina è un'esperienza che non lascerà delusi. Ottimo anche con formaggi molto stagionati e di buona struttura.

Reviews and ratings

Vinous year: 2018 score:94+/100
Robert Parker year: 2018 score:95/100
James Suckling year: 2018 score:94/100
Wine Spectator year: 2018 score:92/100

Producer

Ornellaia e Masseto
Producer page
Se scorressimo la classifica dei vini italiani più costosi e pregiati, nelle primissime posizioni leggeremmo senza dubbio il nome Masseto, il merlot in purezza creato da Tenuta dell’Ornellaia a metà degli anni ’80. Masseto è oggi uno dei vini più ricercati, battuto a prezzi altissimi nelle case d’aste di tutto il mondo. La storia del Masseto parte nel 1981, quando il marchese Ludovico Antinori creò Tenuta dell’Ornellaia, sulla costa toscana, nel cuore della zona di Bolgheri. Il primo esperimento di Masseto si ebbe nel 1986, con l’imbottigliamento di 800 bottiglie di merlot in purezza. Tutto questo grazie all’intuizione dell’enologo Andrè Tchelistcheff, già collaboratore degli Antinori in California, che vide nella zona di Bolgheri il terroir ideale per la coltivazione di questo importantissimo vitigno internazionale. In questa prima vendemmia il vino venne denominato semplicemente “Merlot”, ma dall’anno successivo, intuito il grande potenziale di questo vino venne scelto il nome di “Masseto”. Questo nome, ormai famoso in tutto il mondo, deriva dalla caratteristica principale dei terreni su cui è impiantato il vigneto: la presenza di massi di argilla blu presenti nel sottosuolo creatisi milioni di anni fa ed emersi nel corso del tempo con l’erosione. Nel 2004 Masseto raggiunge il suo primo grande traguardo quando la rivista americana Wine Spectator assegna i 100/100 all’annata 2001. Da lì in avanti Masseto, passato nelle mani dei Marchesi de Frescobaldi nel 2005 insieme a tutta Tenuta dell’Ornellaia, sarà una presenza fissa in tutte le più importanti guide enologiche al mondo. Il vigneto che ci regala il Masseto si estende per 6 ettari ed è diviso in 3 zone di diverse composizioni geologiche che danno naturalmente diversi caratteri al vino: Masseto alto, centrale e junior. Le vendemmie avvengono in momenti separati per le diverse zone perché l’uva matura diversamente a seconda dell’appezzamento di provenienza. Le uve, scrupolosamente selezionate, vengono raccolte manualmente, vinificate e fatte maturare separatamente per un anno in barrique, per essere poi assemblate e fatte evolvere ancora per un ulteriore anno in barrique. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa e si amalgama per 12 mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Pur potendo far parte della DOC Bolgheri il Masseto viene classificato come IGT, una scelta ben precisa per distinguerlo dall’altro vino principale, Ornellaia, che vanta invece la DOC. Oggi il Masseto infatti viene prodotto come entità separata in quella che viene appunto denominata Tenuta Masseto, che nel 2019 vede l’inaugurazione di una nuova cantina e la nascita del suo “second vin”: Massetino, entrato da subito nel gotha enologico internazionale. Masseto a Massetino: due vere e proprie leggende.