Ornellaia e Masseto – Masseto Owc x3 – IGT Toscana Rosso – 2004 – Vino Rosso

Red wine
Vinous
100/100
Robert Parker
97/100
James Suckling
96/100
Wine Enthusiast
99/100
Wine Spectator
98/100
Colour: Rosso rubino con riflessi granato
Taste: Mora, Mirtillo, Tabacco, Cacao Vaniglia
Grapes: Merlot 100%
Gradation: 15 %
Format: 0,75 L

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toscana
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Technical data sheet

Year: 2004
Denomination: IGT Toscana Rosso
Country: italia
Region: Toscana
Format: 0,75 L
Grapes: Merlot 100%
From agriculture: Tradizionale Sostenibile
Colour: Rosso rubino con riflessi granato
Taste: Mora, Mirtillo, Tabacco, Cacao Vaniglia
Refinement: 24 mesi in barrique
Serving temperature: 18° - 20 ° C
Decantation: Da Bere Subito - 5 Anni
Chalice: Ballon
Allergens: Contiene Solfiti
Alcohol content: 15 %

Tasting notes:

Masseto 2004 è di un bel rosso rubino intenso e lucido con riflessi granato. Il naso è sontuoso, con un bouquet olfattivo sgargiante e complesso con note di frutta rossa molto matura, mirtilli, more e frutti di bosco, che si uniscono a profumi più evoluti di cacao in polvere, bacca di vaniglia, spezie dolci, tabacco e note di sottobosco e tartufo nero. L’assaggio è ricco e sostanzioso, decisamente di grande struttura e finezza, fresco e dai tannini levigati ed eleganti. La persistenza va avanti per molti minuti con delicata eleganza e piacevolezza.

Why we like it:

La vera domanda che dovremmo farci quando parliamo di Masseto non è “perché ci piace?” ma piuttosto “come potrebbe non piacerci?” Intenso, fine, complesso, profondo, potente e delicato allo stesso tempo, Masseto rappresenta una delle vette più alte dell’enologia italiana. Trovarsi di fronte ad una bottiglia di Masseto, vedere la sua etichetta davanti ai nostri occhi ed assaggiare questo grande vino è un’emozione unica. “Eleganza” è la parola che meglio descrive l’annata 2004 del leggendario Masseto, forse tra le più fini e raffinate mai prodotte. Questo merlot in purezza di straordinaria classe nasce a Bolgheri dai 3 appezzamenti che compongono il vigneto di Masseto: Masseto alto, Masseto centrale e Masseto junior. La selezione delle uve è maniacale, si prende in esame ogni singolo acino e solamente i migliori vengono utilizzati nella produzione. I 3 lotti vengono vinificati separatamente in vasche di acciaio a temperature controllate e poi messi ad invecchiare in barrique per un anno. Si passa poi all’assemblaggio dei 3 vini provenienti dai diversi lotti. Il vino risultante continua poi la propria maturazione per altri 2 anni di cui uno in barrique e uno in bottiglia. La vendemmia 2004 già all’uscita si è rivelata fenomenale, pronta per essere goduta a pieno dai fortunati che l’hanno assaggiata, e nel corso degli anni ha continuato la sua evoluzione perfezionandosi ancor di più se possibile, arrivando ad ottenere dal critico Antonio Galloni gli ambiti 100/100 in un riassaggio del 2017. Ciò dimostra la grande longevità di questo vino epico. Assaggiare Masseto è un sogno, è trovarsi di fronte ad un mito, una leggenda. E se è vero che tutte le leggende hanno un fondo di verità, quella di Masseto è una verità estremamente concreta e tangibile, elegante e potente.

Pairings

Masseto si abbina perfettamente a piatti importanti a base di carne rossa, selvaggina, funghi e tartufi. Splendido come vino da meditazione.

Reviews and ratings

Vinous year: 2004 score:100/100
Robert Parker year: 2004 score:97/100
James Suckling year: 2004 score:96/100
Wine Enthusiast year: 2004 score:99/100
Wine Spectator year: 2004 score:98/100

Producer

Ornellaia e Masseto
Producer page
Se scorressimo la classifica dei vini italiani più costosi e pregiati, nelle primissime posizioni leggeremmo senza dubbio il nome Masseto, il merlot in purezza creato da Tenuta dell’Ornellaia a metà degli anni ’80. Masseto è oggi uno dei vini più ricercati, battuto a prezzi altissimi nelle case d’aste di tutto il mondo. La storia del Masseto parte nel 1981, quando il marchese Ludovico Antinori creò Tenuta dell’Ornellaia, sulla costa toscana, nel cuore della zona di Bolgheri. Il primo esperimento di Masseto si ebbe nel 1986, con l’imbottigliamento di 800 bottiglie di merlot in purezza. Tutto questo grazie all’intuizione dell’enologo Andrè Tchelistcheff, già collaboratore degli Antinori in California, che vide nella zona di Bolgheri il terroir ideale per la coltivazione di questo importantissimo vitigno internazionale. In questa prima vendemmia il vino venne denominato semplicemente “Merlot”, ma dall’anno successivo, intuito il grande potenziale di questo vino venne scelto il nome di “Masseto”. Questo nome, ormai famoso in tutto il mondo, deriva dalla caratteristica principale dei terreni su cui è impiantato il vigneto: la presenza di massi di argilla blu presenti nel sottosuolo creatisi milioni di anni fa ed emersi nel corso del tempo con l’erosione. Nel 2004 Masseto raggiunge il suo primo grande traguardo quando la rivista americana Wine Spectator assegna i 100/100 all’annata 2001. Da lì in avanti Masseto, passato nelle mani dei Marchesi de Frescobaldi nel 2005 insieme a tutta Tenuta dell’Ornellaia, sarà una presenza fissa in tutte le più importanti guide enologiche al mondo. Il vigneto che ci regala il Masseto si estende per 6 ettari ed è diviso in 3 zone di diverse composizioni geologiche che danno naturalmente diversi caratteri al vino: Masseto alto, centrale e junior. Le vendemmie avvengono in momenti separati per le diverse zone perché l’uva matura diversamente a seconda dell’appezzamento di provenienza. Le uve, scrupolosamente selezionate, vengono raccolte manualmente, vinificate e fatte maturare separatamente per un anno in barrique, per essere poi assemblate e fatte evolvere ancora per un ulteriore anno in barrique. Dopo l’imbottigliamento il vino riposa e si amalgama per 12 mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Pur potendo far parte della DOC Bolgheri il Masseto viene classificato come IGT, una scelta ben precisa per distinguerlo dall’altro vino principale, Ornellaia, che vanta invece la DOC. Oggi il Masseto infatti viene prodotto come entità separata in quella che viene appunto denominata Tenuta Masseto, che nel 2019 vede l’inaugurazione di una nuova cantina e la nascita del suo “second vin”: Massetino, entrato da subito nel gotha enologico internazionale. Masseto a Massetino: due vere e proprie leggende.