Bartolo Mascarello – Dolcetto d’Alba – Dolcetto d’Alba DOC – 2021 – Vino Rosso

Vino Rosso
Colore: Rosso rubino intenso
Sapore: Ciliegia, Frutti di Bosco, Spezie, Erbe Aromatiche
Vitigni: Dolcetto 100%
Gradazione: 13 %
Formato: 0,75 L

35.00

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piemonte
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Scheda tecnica

Produttore: Bartolo Mascarello
Denominazione: Dolcetto d’Alba DOC
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Dolcetto 100%
Da agricoltura: Tradizionale Sostenibile
Colore: Rosso rubino intenso
Sapore: Ciliegia, Frutti di Bosco, Spezie, Erbe Aromatiche
Affinamento: 9 Mesi Botte Grande
Temperatura di servizio: 16°-18°C
Decantazione: Da Bere Subito
Calice: Calice Medio
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 13 %

Note degustative:

Rosso rubino luminoso e limpido dai riflessi violacei, il Dolcetto d’Alba Bartolo Mascarello al naso esprime intensi sentori fruttati di ciliegia matura e frutti di bosco, accenni speziati e tocchi di erbe aromatiche. Al palato si rivela fresco e di grande finezza con un ingresso di bocca morbido e con tannini dalla trama vellutata.

Perché ci piace:

Il Dolcetto d’Alba Bartolo Mascarello è il vino perfetto per chi vuole scoprire nella maniera migliore questo tipico vitigno piemontese di grande tradizione. Da sempre il Dolcetto in Piemonte è considerato il vino quotidiano, perfetto per accompagnare i piatti della tradizione culinaria piemontese. Questa è un’etichetta di carattere fortemente tradizionale e territoriale che nasce da uve attentamente selezionate nella loro miglior espressione. Le uve provengo da diversi appezzamenti della cantina Bartolo Mascarello, storico nome dell’enologia piemontese e italiana, custode di una filosofia tradizionale e sempre indirizzata verso la valorizzazione del territorio e dei frutti che sa regalare. Frutti attentamente selezionati come in questo caso, che vengono vinificati in vasche di cemento con la classica macerazione a contatto con le bucce. Il vino viene poi fatto affinare per 9 mesi in botti di rovere come nella più antica tradizione piemontese. Questo è il vino perfetto per chi vuole riscoprire questo vitigno di nobile tradizione in una delle sue migliori espressioni.

Abbinamenti

Un vino gastonomico, perfetto in abbinamento con i piatti della tradizione piemontese e con carni rosse grigliate e arrosto.

Il produttore

Bartolo Mascarello
pagina produttore
Bartolo Mascarello, un nome che è un simbolo del Barolo, del Piemonte enologico e non solo, un uomo d’altri tempi, dalla grande personalità e ardore. I suoi Barolo di stampo tradizionale sono senza tempo e di classe straordinaria. La storia della cantina che porta il questo suo nome parte da lontano, più precisamente dalla fine della grande guerra. Nel 1918 Giulio Mascarello, padre di Bartolo, di ritorno dalla guerra decide di mettersi in proprio e creare una sua cantina, acquistando negli anni diversi appezzamenti sparsi nei meravigliosi territori delle Langhe. All’inizio la sua era una produzione principalmente di vino per la vendita in damigiane, alla quale però era affiancata già una piccola produzione in bottiglia. Negli anni ’60 fa il suo ingresso in cantina Bartolo, carattere deciso e idee chiare. Rapidamente implementa la produzione il bottiglia e dà una linea precisa allo stile dell’azienda. Un approccio tradizionale, che rigetta l’uso della barrique portato da quelli che lo stesso Bartolo definiva i “barolo boys” o i “modernisti”, e la vinificazione per cru separati. Le sue vinificazioni sono quindi tutte assemblaggio dei diversi vigneti, la sua idea e che non debbano esserci Barolo di serie A e Barolo di serie B. Le vendemmie sono sempre manuali. Le fermentazioni avvengono in vasche di cemento con lieviti indigeni e rimontaggi frequenti con macerazioni molto lunghe, 35-40 giorni, per i mitici Barolo. Come detto la barrique è bandita, solo botti grandi di rovere di Slavonia come dogma della tradizione. La cantina mantiene ancora oggi una produzione molto bassa. Con soli 5 ettari, di cui solamente 3 coltivati a nebbiolo da Barolo, le poche bottiglie prodotte annualmente hanno liste di prenotazione chilometriche e non tutti riescono ad essere accontentati. Il ricordo di Bartolo rimane vino ancora oggi nelle sue idee, portate avanti dalla figlia Maria Teresa, e nelle sue iconiche etichette disegnate, come la celeberrima “No barrique, no Berlusconi” dove da buon partigiano quale era stato, Bartolo esprimeva il suo pensiero, deciso e pieno d’ardore come sempre era stato.