Cappellano – Piè Rupestris – Barolo DOCG – 2016 – Vino Rosso

Vino Rosso
Colore: Rosso rubino con riflessi granato
Sapore: Amarena, Prugna, Petali di rosa, Menta, Salvia, Cuoio, Cioccolato
Vitigni: Nebbiolo 100%
Gradazione: 15 %
Formato: 0,75 L

280.00

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Scheda tecnica

Produttore: Cappellano
Annata: 2016
Denominazione: Barolo DOCG
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Nebbiolo 100%
Da agricoltura: Biologica
Colore: Rosso rubino con riflessi granato
Sapore: Amarena, Prugna, Petali di rosa, Menta, Salvia, Cuoio, Cioccolato
Affinamento: Almeno 18 mesi in botte grande
Temperatura di servizio: 18°-20°C
Decantazione: 5 - 20 anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 15 %

Note degustative:

Il Barolo Otin Fiorin – Piè Rupestris si presenta nel calice di un elegante rosso rubino tendente al granato tipico del Barolo. Al naso il profilo aromatico è ampio e variegato con aromi fruttati di amarena e prugna e profumi floreali di petali di rosa. Sentori terziari e vegetali emergono poi ricordandoci sensazioni di cuoio, cioccolato fondente, pepe nero, menta, salvia, ginepro e goudron. Al palato è corposo e deciso, l’impatto di bocca è ampio e materico, il tannino poderoso e finemente levigato, con una freschezza sorprendente anche dopo molti anni. Persistenza infinita e finissima per questo che è senza dubbio un grande Barolo.

Perché ci piace:

Serralunga d’Alba è certamente una zona tra le più vocate per la produzione del Barolo, e il “cru” Gabutti, da cui provengono i vini di Cappellano, è a sua volta uno dei terreni più adatti allo scopo. Se poi sommiamo la cura che una cantina storica come Cappellano mette nel suo lavoro ci troviamo di fronte a qualcosa di straordinario quanto raro. Un vino prodotto in quantità estremamente limitate, ricercato dai collezionisti di tutto il mondo. I cinque ettari di proprietà rimasti di quella che è una delle cantine pioniere della storia del Barolo e creatrice del Barolo Chinato, sono coltivati secondo la tradizione di famiglia. Non vengono infatti utilizzati prodotti chimici o diserbanti, seguendo la strada della coltivazione biologica nel rispetto di territorio e natura. Il concetto chiave di Cappellano è quello della delicatezza, dalla vite fino alla bottiglia. La fermentazione delle uve, raccolte a mano nel rispetto della tradizione e dei grappoli stessi, parte spontaneamente con i lieviti indigeni. Segue poi un affinamento di minimo 18 mesi in botte grande per ammorbidire il vino senza però stravolgerne le caratteristiche territoriali. Il Barolo Otin Fiorin Piè Rupestris è un vino autentico di Langa, autorevole, austero ma anche generoso e genuino. Questo Barolo ci racconta la sua terra e la rispettiva storia, un racconto che si evolve di vendemmia in vendemmia, nel segno sempre della tradizione di cui Cappellano si fa alfiere.

Abbinamenti

Il Barolo Otin Fiorin – Piè Rupestris si abbina con piatti importanti di carni lungamente cotte come il classico Brasato al Barolo piemontese, selvaggina e formaggi a lunga stagionatura. Ottimo vino da meditazione per le annate più vecchie

Il produttore

Cappellano
pagina produttore
Mentre a Roma il generale Cadorna marciava attraverso la famosa breccia di Porta Pia, annettendo lo Stato Pontificio al nuovo Regno d’Italia, nello stesso anno in Piemonte, ad Alba, nasceva la cantina Cappellano. Nel 1870 infatti il notaio Filippo Cappellano, ricco possidente appassionato di vino, fondò un azienda con circa 60 ettari di terreno interamente vitati. Nel 1900, durante l’esposizione universale di Parigi, la stessa in cui verrà inaugurata la Tour Eiffel, guidata da Giovanni, figlio di Filippo, la cantina Cappellano vinse la medaglia di bronzo. Nello stesso periodo il fratello Giuseppe, laureato in farmacia, producendo mosti curativi inventò il Barolo Chinato, celeberrima bevanda speziata da uve di nebbiolo conosciuta oggi in tutto il mondo. Verso la fine degli anni ’60 l’azienda passò nelle mani di Teobaldo Cappellano che la ricostruì pian piano, dato che nel corso degli anni precedenti era stata interamente frammentata e venduta. Teobaldo diede all’azienda un’impronta diversa e moderna, puntando su piccole produzioni di grande qualità, dando nuova linfa all’azienda e traghettandola durante le fasi storiche più burrascose che colpirono il Barolo e il Barolo Chinato, che avevano visto diminuire il proprio appeal tra la gente. Con caparbietà e impegno Teobaldo riuscì a riportare al centro della produzione sua e di molti produttori una filosofia più artigianale che ricercasse un prodotto di maggiore qualità, riportando il Barolo Chinato al prestigio che merita e che mantiene tutt’ora. Un personaggio straordinario Teobaldo, dalle mille sfaccettature, visionario, geniale e anticonformista, come nella scelta di non far recensire i suoi vini nelle guide specializzate, ma di far parlare direttamente la grande qualità dei suoi prodotti. Oggi è Augusto Cappellano, figlio del compianto Teobaldo, che prosegue la tradizione di famiglia, guidando sapientemente l’azienda verso il futuro, seguendo i dettami di un’agricoltura biologica e sostenibile, senza uso di sistemi chimici e diserbanti, rispettando la natura e lo straordinario territorio delle Langhe. Il fiore all’occhiello di tutta la produzione rimane ancora il Barolo Chinato, ancora creato con l’antica e segreta ricetta di Giuseppe Cappellano, ma è presente anche una piccola produzione dei vini tipici delle Langhe: Barolo, Nebbiolo, Barbera e Dolcetto. Cantina Cappellano è una realtà ricca di storia e tradizione, depositaria di antiche sapienze, ma allo stesso tempo rivoluzionaria e anarchica, proiettata verso il futuro ma con uno sguardo grato verso il passato e chi ha contribuito alla grande storia di questa azienda.