Giacosa Bruno – Barolo Falletto – Barolo DOCG – 2016 – Vino Rosso

Vino Rosso
Robert Parker
97/100
James Suckling
97/100
Wine Spectator
95/100
Colore: Rosso Granato Intenso
Sapore: Rosa Canina, Viola, Ciliegia, Lampone, Liquirizia, Minerale
Vitigni: Nebbiolo 100%
Gradazione: 14.5 %
Formato: 0,75 L

201.00

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Scheda tecnica

Produttore: Giacosa Bruno
Annata: 2016
Denominazione: Barolo DOCG
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Nebbiolo 100%
Da agricoltura: Tradizionale
Colore: Rosso Granato Intenso
Sapore: Rosa Canina, Viola, Ciliegia, Lampone, Liquirizia, Minerale
Affinamento: 36 Mesi in Botte Grande
Temperatura di servizio: 18°-20° C
Decantazione: 5 Anni - 30 Anni
Calice: Ballon
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 14.5 %

Note degustative:

Il Barolo Falletto di Bruno Giacosa è di un luminoso rosso granato, di buona intensità e dai riflessi ancora rubino. Al naso regala intensi profumi che partendo dal floreale di viola e rosa virano poi su note fruttate di amarena e lampone. Il naso si evolve ancora con note di spezie che rimandano alla liquirizia e all’anice stellato, che si fondono con note minerali e terrose, con lievi accenni fumè. In bocca è maestoso ed elegantissimo. Il tannino è scolpito e setoso ed equilibrato perfettamente da una freschezza succosa. Il finale è lungo e fruttato.

Perché ci piace:

L’indimenticato Bruno Giacosa è stato uno di quei personaggi il cui respiro si è mischiato a quello della sua terra: le Langhe. Un territorio straordinario per bellezza e capacità di regalare vini grandiosi e leggendari, in cui le vigne dominano le dolci colline su cui sorgono paesi e cantine. E Bruno, che già da giovanissimo si aggirava tra i filari, in tutte le sue tante vendemmie ha espresso livelli altissimi con le sue bottiglie entrate di diritto nell’Olimpo dei grandi. Una passione per la sua terra a 360° con appezzamenti distribuiti sia nella zona del Barolo sia in quella del Barbaresco. Terroir diversi uniti da un unico comune denominatore: il nebbiolo, il vitigno principe del Piemonte. Il Barolo Falletto di Bruno Giacosa esprime in sé l’anima tradizionale della cantina, la cui filosofia rispetta rigorosamente i valori del rispetto della natura, della biodiversità e della storia vitivinicola langarola. Le vendemmie sono sempre manuali con rigorose selezioni dei migliori grappoli provenienti dall’omonimo vigneto Falletto a cui seguono pressature soffici volte a ricavare il perfetto mosto fiore. Il mosto quindi fermenta spontaneamente in vasche di cemento con macerazioni sulle bucce piuttosto lunghe che arrivano almeno a 20 giorni. Il vino affina, come da tradizione, in botti grandi di rovere per almeno 30 mesi prima dell’imbottigliamento finale. Il Barolo Falletto di Bruno Giacosa è, senza ombra di dubbio, uno di quei vini che non possono mancare nel bagaglio di assaggio di ogni appassionato. Eccezionale.

Abbinamenti

Il Barolo di Bruno Giacosa si abbina a piatti ricchi di carni rosse e selvaggina come il cosciotto di capriolo e il tradizionale brasato al barolo.

Recensioni e valutazioni

Robert Parker annata: 2016 punteggio:97/100
James Suckling annata: 2016 punteggio:97/100
Wine Spectator annata: 2016 punteggio:95/100

Il produttore

Giacosa Bruno
pagina produttore
Classe 1929, Bruno Giacosa è stato uno di quei produttori che è praticamente nato tra i filari e le botti di vino. Già da piccolissimo infatti aiutava il nonno in quella che poi sarebbe poi diventata in futuro la sua cantina. Appena quindicenne, pur non bevendo ancora vino, aveva sviluppato un naso finissimo e aveva capito che già dagli aromi che si trovano sull’uva matura e durante la fermentazione si possono capire tante cose del vino che sarà. Grazie a questo talento agli inizi della sua storia la cantina vinificava uve scrupolosamente selezionate acquistate da conferitori ed in questo Bruno Giacosa era un vero e proprio maestro. Fu dopo gli acquisti dei primi ettari, situati all’interno di alcuni dei vigneti più rinomati delle Langhe che si ebbero le prime produzioni proprie. L’idea era già nella testa di Bruno, ma l’incontro con Luigi Veronelli fu fondamentale. Il grande critico consigliò a Giacosa di scrivere in bella evidenza sulle etichette il cru delle sue diverse selezioni (allora ancora da uve acquistate) e grazie a questo stimolo l’idea di una selezione di uve proprie ebbe la spinta decisiva. Nel 1967 escono le prime due etichette cru: Barbaresco Asili e Barolo Collina Rionda (poi Vigna Rionda). La cantina si espande poi con gli acquisti di altri vigneti tra cui il vigneto Falletto e Rabaja che danno vita ad eccezionali Baroli e Barbareschi. Precursore dell’enologia di qualità in Langa, icona del Barolo e del Barbaresco nel mondo, Bruno Giacosa ha saputo valorizzare le peculiarità del territorio albese e i suoi singoli vigneti, di cui è sempre stato un finissimo conoscitore. I suoi sono vini in cui la qualità non ammette deroghe, fatti in maniera tradizionale e attenta. Rese bassissime, lunghe macerazioni e affinamenti lunghissimi in botti grandi, anzi grandissime. Poco prima di lasciarci nel 2018 Bruno Giacosa parlava del suo vino dicendo: “la mia idea di vino era allora, e lo è ancora oggi, piuttosto semplice: volevo fare dei vini molto buoni. Quelli a base di Nebbiolo dovevano migliorare per molti anni, e il tutto doveva avvenire nel modo più naturale possibile”. La cantina dal 2004 è guidata dalla figlia Bruna e sta a lei adesso scrivere il futuro di questa cantina che è sicuramente una delle pietre miliari della storia delle Langhe e dei suoi grandi vini.