Giacosa Bruno – Vigna Valmaggiore – Nebbiolo d’Alba DOC – 2021 – Vino Rosso

Vino Rosso
Sapore: Rosa Canina, Viola, Lampone, Liquirizia, Erbe Balsamiche
Vitigni: Nebbiolo 100%
Gradazione: 14 %
Formato: 0,75 L

46.50

Esaurito

piemonte
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Scheda tecnica

Produttore: Giacosa Bruno
Denominazione: Nebbiolo d’Alba DOC
Paese: italia
Regione: Piemonte
Formato: 0,75 L
Vitigni: Nebbiolo 100%
Da agricoltura: Tradizionale
Sapore: Rosa Canina, Viola, Lampone, Liquirizia, Erbe Balsamiche
Affinamento: 12 Mesi Botte Grande
Temperatura di servizio: 16°-18°C
Decantazione: Da Bere Subito - 10 Anni
Calice: Calice Ampio
Allergeni: Contiene Solfiti
Gradazione alcolica: 14 %

Note degustative:

Il Nebbiolo Valmaggiore di Bruno Giacosa nel calice è di un bel rosso granato di buona intensità, luminoso e limpido. Al naso si distingue subito come un nebbiolo di classe con i suoi profumi floreali di rosa canina e viola. E poi ancora lampone, liquirizia e aromi di erbe balsamiche. Il sorso è strutturato e tipico, un grande Nebbiolo piemontese. La trama tannica è perfettamente integrata con una succosa freschezza. Il finale di buona persistenza richiama le note di frutta rossa.

Perché ci piace:

Il Nebbiolo Valmaggiore di Bruno Giacosa è un bellissimo rosso tipicamente piemontese che rispecchia a pieno la filosofia di questo mitico vignaiolo e il suo amore spassionato per le terre che abitava. Bruno Giacosa è stato infatti uno di quei personaggi straordinari il cui respiro si è mischiato al respiro stesso della sua terra: le Langhe. Un territorio straordinario per bellezza e capacità di regalare vini grandiosi e leggendari, in cui le vigne dominano le dolci colline su cui sorgono paesi e cantine. E Bruno, che già da giovanissimo si aggirava tra i filari, in tutte le sue tante vendemmie ha sempre espresso livelli altissimi con le sue bottiglie entrate di diritto nell’Olimpo dei grandi. Una passione per la sua terra a 360° con appezzamenti distribuiti sia nella zona del Barolo che in quella del Barbaresco. Terroir diversi uniti da un unico comune denominatore: il nebbiolo, il vitigno principe del Piemonte. Proprio il Nebbiolo Valmaggiore è il perfetto biglietto da visita per intraprendere un viaggio alla scoperta di questi straordinari vini. Il Valmaggiore nasce da grappoli di nebbiolo in purezza vendemmiati rigorosamente a mano nelle vigne di proprietà nei dintorni di Alba. Le uve vengono selezionate in maniera certosina e solo i grappoli migliori arrivano in cantina, dove vengono pressati delicatamente e fatti fermentare in maniera spontanea in contenitori di acciaio. Dopo un periodo di macerazione sulle bucce abbastanza prolungato il vino passa nelle tradizionali botti grandi di rovere per l’affinamento che non dura mai meno di 12 mesi. Grande aderenza territoriale nei profumi e nei sapori, il Valmaggiore si distingue per struttura ed eleganza, regalando un sorso di grande armonia. Un vino di spessore adatto ad ogni occasione.

Abbinamenti

Un vino che potremmo abbinare anche a tutto pasto, ma che dà sicuramente il meglio con piatti a base di carni rosse, primi con sughi di carne e formaggi mediamente stagionati

Il produttore

Giacosa Bruno
pagina produttore
Classe 1929, Bruno Giacosa è stato uno di quei produttori che è praticamente nato tra i filari e le botti di vino. Già da piccolissimo infatti aiutava il nonno in quella che poi sarebbe poi diventata in futuro la sua cantina. Appena quindicenne, pur non bevendo ancora vino, aveva sviluppato un naso finissimo e aveva capito che già dagli aromi che si trovano sull’uva matura e durante la fermentazione si possono capire tante cose del vino che sarà. Grazie a questo talento agli inizi della sua storia la cantina vinificava uve scrupolosamente selezionate acquistate da conferitori ed in questo Bruno Giacosa era un vero e proprio maestro. Fu dopo gli acquisti dei primi ettari, situati all’interno di alcuni dei vigneti più rinomati delle Langhe che si ebbero le prime produzioni proprie. L’idea era già nella testa di Bruno, ma l’incontro con Luigi Veronelli fu fondamentale. Il grande critico consigliò a Giacosa di scrivere in bella evidenza sulle etichette il cru delle sue diverse selezioni (allora ancora da uve acquistate) e grazie a questo stimolo l’idea di una selezione di uve proprie ebbe la spinta decisiva. Nel 1967 escono le prime due etichette cru: Barbaresco Asili e Barolo Collina Rionda (poi Vigna Rionda). La cantina si espande poi con gli acquisti di altri vigneti tra cui il vigneto Falletto e Rabaja che danno vita ad eccezionali Baroli e Barbareschi. Precursore dell’enologia di qualità in Langa, icona del Barolo e del Barbaresco nel mondo, Bruno Giacosa ha saputo valorizzare le peculiarità del territorio albese e i suoi singoli vigneti, di cui è sempre stato un finissimo conoscitore. I suoi sono vini in cui la qualità non ammette deroghe, fatti in maniera tradizionale e attenta. Rese bassissime, lunghe macerazioni e affinamenti lunghissimi in botti grandi, anzi grandissime. Poco prima di lasciarci nel 2018 Bruno Giacosa parlava del suo vino dicendo: “la mia idea di vino era allora, e lo è ancora oggi, piuttosto semplice: volevo fare dei vini molto buoni. Quelli a base di Nebbiolo dovevano migliorare per molti anni, e il tutto doveva avvenire nel modo più naturale possibile”. La cantina dal 2004 è guidata dalla figlia Bruna e sta a lei adesso scrivere il futuro di questa cantina che è sicuramente una delle pietre miliari della storia delle Langhe e dei suoi grandi vini.